Invito alla lettura di Massimo Boccucci
Quando si cerca la speranza con la Dottrina della Fede
Quando si cerca la speranza con la Dottrina della Fede
Soltanto in certi film futuristici si immaginava un mondo dominato dagli alieni e da un sistema lontano da ogni dimensione umana. Non potevamo sicuramente pensare di vivere il presente sopraffatti da un virus misterioso che si è impadronito di noi senza conoscerne provenienza e destino, se non l'espansione che l'ha trasformato in una pandemia gestita drammaticamente e faticosamente. Il male del fisico si è impossessato pure dell'anima avendo trovato le chiese aperte ma chiuse, senza alcun rito collettivo che fosse dedicato a Dio come supplica perché tutto questo abbia una fine.
Soltanto in certi film futuristici si immaginava un mondo dominato dagli alieni e da un sistema lontano da ogni dimensione umana. Non potevamo sicuramente pensare di vivere il presente sopraffatti da un virus misterioso che si è impadronito di noi senza conoscerne provenienza e destino, se non l'espansione che l'ha trasformato in una pandemia gestita drammaticamente e faticosamente. Il male del fisico si è impossessato pure dell'anima avendo trovato le chiese aperte ma chiuse, senza alcun rito collettivo che fosse dedicato a Dio come supplica perché tutto questo abbia una fine.
Ci siamo isolati nel mondo e da Dio, che ciascuno di noi - per chi Crede - può pregare in solitudine sperando che la sua voce di aiuto arrivi forte e chiara. Nel passato, alle disgrazie si rispondeva cercando rifugio e speranza davanti al tabernacolo, a un crocefisso e alla statua della Madonna. Si cercava l'intercessione dei Santi, dei grandi Padri della Chiesa al fianco dell'Altissimo. Oggi siamo privati anche di questo, così come la Pasqua l'abbiamo vissuta nel deserto delle celebrazioni ad personam in mano alle moderne tecnologie per rinunciare a ritrovarci davanti a un altare fosse anche a distanza di sicurezza.
Ci siamo isolati nel mondo e da Dio, che ciascuno di noi - per chi Crede - può pregare in solitudine sperando che la sua voce di aiuto arrivi forte e chiara. Nel passato, alle disgrazie si rispondeva cercando rifugio e speranza davanti al tabernacolo, a un crocefisso e alla statua della Madonna. Si cercava l'intercessione dei Santi, dei grandi Padri della Chiesa al fianco dell'Altissimo. Oggi siamo privati anche di questo, così come la Pasqua l'abbiamo vissuta nel deserto delle celebrazioni ad personam in mano alle moderne tecnologie per rinunciare a ritrovarci davanti a un altare fosse anche a distanza di sicurezza.
Pasqua come passaggio in un deserto invece che nello spirito della Resurrezione, al punto da dover sopportare in tv perfino certe castronerie tra ricostruzioni farlocche e telefonate estemporanee buone solo per l'audience. La nostra Pasqua è stata di sofferenza, fin troppo umanizzata nel gestire l'emergenza sanitaria che si è trasformata in condizione di guerra senza un nemico dal volto certo.
Pasqua come passaggio in un deserto invece che nello spirito della Resurrezione, al punto da dover sopportare in tv perfino certe castronerie tra ricostruzioni farlocche e telefonate estemporanee buone solo per l'audience. La nostra Pasqua è stata di sofferenza, fin troppo umanizzata nel gestire l'emergenza sanitaria che si è trasformata in condizione di guerra senza un nemico dal volto certo.
Ci sono così tornate utili certe pagine del Grande Libro della Fede, quello che custodisce la tradizione, le profezie, la storia di un Uomo diventato Re del mondo e sacrificatosi sull'altare del mondo. Il professor Luigi Girlanda - consegnando alla collettività i frutti del suo percorso teologico - ci ha accompagnato in questi giorni della Passione, Morte e Resurrezione di Gesù Cristo attraverso le Sacre Scritture. Un cammino teologico scevro da ogni spettacolarizzazione.
Ci sono così tornate utili certe pagine del Grande Libro della Fede, quello che custodisce la tradizione, le profezie, la storia di un Uomo diventato Re del mondo e sacrificatosi sull'altare del mondo. Il professor Luigi Girlanda - consegnando alla collettività i frutti del suo percorso teologico - ci ha accompagnato in questi giorni della Passione, Morte e Resurrezione di Gesù Cristo attraverso le Sacre Scritture. Un cammino teologico scevro da ogni spettacolarizzazione.
Si è rivolto ai lettori di Vivogubbio.com - così come fa puntualmente dalle colonne del periodico 15 Giorni - per testimoniare quanto accadde al tempo di Gesù e cosa ha tramandato ai nostri giorni la Dottrina della Fede. Ci fa conoscere la Chiesa di Dio che non è la chiesa degli uomini, perché da Dio veniamo e a lui i cattolici veri vogliono tornare nel percorrere l'impervia via della Salvezza. Può essere più facile rifugiarsi nei luoghi comuni delle buone parole e delle azioni a buon mercato, che non si negano ad alcuno. Gesù è venuto su questa terra facendo scandalo nel promettere il Mondo che verrà. Non ha senso seguire Cristo umanizzando tutto a ogni costo, ma rivelando la Verità che ci è data e che dobbiamo conoscere e custodire integra per viverla. Altro non ci serve.
Si è rivolto ai lettori di Vivogubbio.com - così come fa puntualmente dalle colonne del periodico 15 Giorni - per testimoniare quanto accadde al tempo di Gesù e cosa ha tramandato ai nostri giorni la Dottrina della Fede. Ci fa conoscere la Chiesa di Dio che non è la chiesa degli uomini, perché da Dio veniamo e a lui i cattolici veri vogliono tornare nel percorrere l'impervia via della Salvezza. Può essere più facile rifugiarsi nei luoghi comuni delle buone parole e delle azioni a buon mercato, che non si negano ad alcuno. Gesù è venuto su questa terra facendo scandalo nel promettere il Mondo che verrà. Non ha senso seguire Cristo umanizzando tutto a ogni costo, ma rivelando la Verità che ci è data e che dobbiamo conoscere e custodire integra per viverla. Altro non ci serve.